PRODOTTI
Nell’Antico mercato di Volpedo lungo la strada del sale è possibile trovate un'ampia varietà di prodotti agricoli e agroalimentari del territorio: frutta e verdura fresca, conserve, carne bovina, suina e avicola, prodotti caseari, uova, miele, dolci, pane, pasta, vino, erbe aromatiche e fiori.
I prodotti venduti nel Mercato devono essere conformi a quanto previsto dal Decreto del 20 novembre 2007 e rispondere a requisiti qualitativi e di produzione, definiti nei disciplinari redatti dal Comitato di gestione, condivisi dai produttori e pubblicati sul sito del mercato. |
Il Comitato di gestione garantisce che non solo la selezione iniziale dei prodotti ma anche il loro sistematico controllo corrisponde a quanto dichiarato nei disciplinari.
Per garantire la trasparenza dei prezzi e dell’origine, ogni prodotto venduto viene esposto con un cartello che riporta:
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I PRODOTTI DELLA NOSTRA TERRAFRUTTA
Il prodotto esposto in vendita deve provenire da terreni di proprietà (o in affitto) dell'azienda agricola. I terreni devono essere lavorati dal titolare dell'azienda, suoi familiari e/o collaboratori. Il prodotto esposto in vendita deve essere colto al massimo il giorno prima del mercato. Non è ammessa frutta raccolta acerba sulla pianta e tenuta in celle frigorifere. L'unica eccezione ammessa sono le mele, in quanto prodotto che dura nel tempo. Il prodotto deve essere esposta in contenitori riciclabili e/o biodegradabili (ad es. cartone, legno). ORTAGGI, LEGUMI, PANE Gli ortaggi, i cereali e i legumi dovranno pervenire esclusivamente da coltivazioni biologiche in fase avanzata di conversione (terreni dove da tre anni sono state assunte pratiche culturali ammesse nell'agricoltura biologica o biodinamica). Frutta e ortaggi dovranno essere di stagione. Si ammette lo scambio di prodotti fra aziende nordsud Italia e la distribuzione di prodotti di provenienza solo italiana. Il metodo di coltivazione di tutti i prodotti aziendali è garantito dal regime di controllo ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale). FARINE E PANE Le farine dovranno provenire di preferenza da coltivazioni biologiche e/o biodinamiche certificate, con grado di raffinazione massimo 0, preferendo quelle di produzione locale e comunque italiane. Dovrà essere indicato i metodo di molitura sono ammesse solo macine a pietra o mulini a cilindri lenti senza separazione del germe e strati esterni. Il pane deve essere impastato a mano e cotto in forno a legna. È preferibile l’utilizzo di lievito madre naturale o del metodo “biga” (lievito madre con piccola aggiunta di lievito di birra) piuttosto che solo lievito di birra, di provenienza industriale. È vietato l'utilizzo di miglioratori e coadiuvanti per panificazione, additivi, stabilizzanti, conservanti, esaltatori dei sapori, farine maltate ed estratti di malto, coadiuvanti enzimatici, lecitine ed emulsionanti, coloranti, lucidanti, cere, aromi artificiali e qualunque aroma se pur definito naturale non derivante dal prodotto naturale di cui si vuole riprodurre l'aroma. |
LE NOSTRE CARNICARNI
Possono essere vendute le carni di animali nati e cresciuti in azienda o che abbiano trascorso almeno metà della loro vita in azienda. L’allevamento deve rispettare il benessere animale evitando ogni trattamento brutale e la stabulazione deve essere libera con accesso al pascolo; devono essere rispettati comportamenti naturali di ogni specie allevata. L’alimentazione deve provenire da agricoltura biologica e possibilmente essere di propria produzione o prodotta sul territorio. Gli animali malati devono essere curati con medicine omeopatiche o fitoterapiche e solo se necessario e concesso l’uso di medicinali allopatici sotto lo stretto controllo del veterinario aziendale. I tempi di sospensione per i medicinali allopatici devono essere raddoppiati rispetto a quelli indicati. I suini macellati devono avere almeno 12 mesi di vita. Per quanto riguarda le carni avicole sono da destinare alla macellazione gli animali che abbiano raggiunto almeno i 90 giorni di vita per le razze pesanti e i 120 giorni per quelle leggere. SALUMI ED INSACCATI I suini dai quali si ottengono i salumi devono essere preferibilmente di provenienza aziendale o provenire da allevamenti della zona. L’allevamento deve avere le medesime caratteristiche di quello descritto nel paragrafo delle carni. Gli ingredienti per la concia delle carni devono essere naturali; come conservante è ammesso solo l’uso di E252- nitrato di potassio nella dose minima consentita dalla legge; sono vietati starter, zuccheri, siero del latte o caseinati, esaltatori del gusto; la stufatura dei salumi può avvenire in cella ma la stagionatura deve essere naturale; i budelli e le muffe devono essere naturali; il sale deve essere marino e nazionale. UOVA Possono essere vendute uova di animali che siano allevati, alimentati e curati come descritto nel paragrafo delle carni. |
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I NOSTRI VINIVINI
- La materia prima alla base del vino provenire da terreni di proprietà (o in affitto) dell'azienda agricola. - I terreni devono essere lavorati dal titolare dell'azienda, suoi familiari e/o collaboratori. - l'uva deve essere trasformata dal titolare dell'azienda, suoi familiari e/o collaboratori, nella cantina aziendale. - Non è discriminate l'avere o meno la denominazione DOC, IGT e DOCG. L'ammissione dei vini sarà a discrezione del Comitato. - Costituisce titolo di preferenza l'adozione di pratiche leggere, biologiche e biodinamiche. - Sono ammesse le aziende che dichiarano una produzione annua non superiore a 50.000 (cinquantamila) bottiglie. - Nella vinificazione sono ammesse solo tecniche fisiche mentre è fatto divieto di utilizzare ogni tecnica chimica ad eccezione dell'utilizzo della solforosa. Inoltre non sono ammessi additivi e migliorativi artificiali, né lieviti OGM, né l'introduzione de trucioli nell'invecchiamento. |
I NOSTRI FORMAGGIPRODOTTI CASEARI
- Possono essere venduti solo prodotti ottenuti dal latte di animali di proprietà del venditore e trasformati nelle sue aziende. - L'allevamento degli animali deve essere rispettoso del loro benessere. È vietato l'allevamento senza terra. - Il latte (non pastorizzato) deve provenire da animali nutriti con alimenti autoprodotti almeno per l'80%. È fatto divieto di utilizzare OGM. - La produzione di formaggio deve avvenire con l'utilizzo di latte crudo, filtrato, trasformato direttamente nei locali aziendali. Sono vietate sia la termizzazione che la pastorizzazione del latte utilizzato. Il caglio, quando utilizzato, deve essere di provenienza animale o vegetale. È fatto divieto di utilizzo di caglio sintetico. - Non è ammesso l'utilizzo di alcun tipo di conservante, additivo, colorante e di fermenti lattici se non quelli autoprodotti. Nessun trattamento chimico in crosta è ammesso (antimuffe, antiacari, paraffina), ad eccezione di quelli tradizionali (croste lavate oppure unte con acqua e sale, olio, aceto, pomodoro…). Eventuali cappature (coperture) sono consentite solo se tradizionali per quella tipologia di formaggio. - Costituiscono titolo di preferenza nell'ammissione ai mercati: l'utilizzo di latte proveniente da mungitura di razze autoctone, l'utilizzo prevalente nell'alimentazione del pascolo (giornaliero/stagionale) e/o del fieno locale, la stagionatura in locali naturali o non termocondizionati in cui siano presenti condizioni costanti di temperatura e umidità. |
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